Ordine, disordine e contrordine: il rapporto tra azione e contemplazione nel pensiero di Gregorio Magno a partire dallo schema dei tres ordines fidelium

Abstract

Negli scritti di Gregorio Magno, lo schema dei tres ordines fidelium (praedicatores-continentes-coniugati) costituisce una descrizione delle forme di vita che compongono la Chiesa. Questo articolo s’interroga sulle ragioni del loro ordine gerarchico: praedicatores all’apice, continentes in una posizione intermedia e coniugati all’ultimo gradino dello schema. A partire da un’analisi di queste tre figure, l’articolo pone in evidenza la loro relazione con le nozioni di vita attiva e di vita contemplativa. In particolare, le configurazioni della gerarchia tra azione e contemplazione emergono come decisive nella comprensione dell’ordine ecclesiologico dei tres ordines fidelium. Tali configurazioni sono illustrate tramite i concetti di ordine e contrordine. Difatti, se da una parte Gregorio ammette generalmente la superiorità della vita contemplativa su quella attiva (🡪 ordine), dall’altra egli considera una forma di vita composita, che unisce azione e contemplazione, come la più elevata (🡪 contrordine). Queste considerazioni paiono spiegare perché, nonostante la vita contemplativa dei continentes sia giudicata superiore a quella attiva dei coniugati, la vita composita dei praedicatores occupi la sommità della gerarchia. In conclusione, l’articolo pone in rilievo il ruolo trasversale di vita attiva e di vita contemplativa rispetto alla struttura dei tres ordines fidelium. Rappresentando due istanze che caratterizzano le forme di vita di ciascun ordo, esse rivelano come lo schema dei tres ordines fidelium esprima al contempo le componenti antropologiche della Chiesa e tre paradigmi di progresso spirituale.

In the writings of Gregory the Great, the tres ordines fidelium scheme (praedicatores-continentes-coniugati) delineates the three forms of life that constitute the Church. This article investigates the reasons behind their hierarchical order: praedicatores at the pinnacle, continentes in the middle, and coniugati at the bottom of the scheme. Starting from an analysis of these three figures, the article underscores their relationship with the concepts of active life and contemplative life. Specifically, the configurations of the hierarchy between action and contemplation emerge as crucial to understanding the ecclesiological order of the tres ordines fidelium. These configurations are elucidated through the concepts of order and counter-order. In fact, while Gregory generally acknowledges the superiority of the contemplative life over the active life (🡪 order), he regards a mixed life that integrates action and contemplation as the highest form of life (🡪 counter-order). These observations seem to justify why, although the contemplative life of continentes is deemed superior to the active life of coniugati, the mixed life of praedicatores ascends the top of the hierarchy. In the concluding section, the article emphasizes the transversal role of active and contemplative life in the structure of the tres ordines fidelium. Representing two aspects that characterize the forms of life of each ordo, they reveal how the scheme of the tres ordines fidelium simultaneously expresses the anthropological components of the Church and three paradigms of spiritual progress.