La semina del diavolo. Duca, signori e comunità ribelli (valli del Canavese, 1446-1450)

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/12629

Parole chiave:

Rivolte, comunità rurali, Alpi, signoria rurale, Ducato di Savoia

Abstract

Alla fine del XIV secolo le comunità rurali del Canavese diedero vita a una vasta insurrezione antisignorile nota come Tuchinaggio (1386-1391). Nonostante la repressione da parte del conte di Savoia, le rivolte ripresero e proseguirono fino alla metà del XVI secolo, estendendosi ai domini di altri signori, ma divenendo circoscritte esclusivamente alle vallate alpine. Nel contesto di questa ondata di ribellioni il saggio ricostruisce l’ampia rivolta scoppiata fra il 1446 e il 1450, analizzando i punti di vista e gli obiettivi dei diversi attori politici coinvolti: le comunità di valle, il duca di Savoia, i signori locali. Il contributo prende in esame le rivolte non come una reazione all’oppressione signorile, bensì come l’espressione della progettualità politica delle comunità montane, intenzionate a svincolarsi dalla mediazione signorile e a porsi sotto la giurisdizione immediata del duca.

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Pubblicato

2019-12-18

Come citare

Gravela, M. (2019) «La semina del diavolo. Duca, signori e comunità ribelli (valli del Canavese, 1446-1450)», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (3), pagg. 173–204. doi: 10.54103/2611-318X/12629.

Fascicolo

Sezione

Saggi