Dalla alfabetizzazione della «colombara» alla cultura dei pittori milanesi del Rinascimento

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/13998

Parole chiave:

Medioevo, alfabetizzazione, Milano, Rinascimento, pittori, artigiani

Abstract

Qualche riflessione a proposito della diffusione del saper leggere e scrivere tra gli artigiani, veicolato dall’approdo della lingua volgare nella letteratura e quindi della scrittura alla colombara (Ginzburg). Dalla fine del XIII secolo, e a maggior ragione fra Tre e Quattrocento, gli artigiani delle città italiane non soltanto registravano per iscritto i loro affari ma iniziarono anche a elaborare opere originali (cronache, diari ecc.). Le tracce delle loro scritture sono tuttavia ancora scarse per alcune regioni italiane, tranne che per la Toscana, a causa della difficoltà di reperimento tra i fondi archivistici. La documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Milano consente tuttavia di svolgere qualche considerazione a proposito dell’uso del volgare da parte di un segmento artigianale specifico, cioè quello dei pittori attivi in città fra Quattro e Cinquecento.

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Pubblicato

2020-07-20

Come citare

Del Bo, B. (2020) «Dalla alfabetizzazione della “colombara” alla cultura dei pittori milanesi del Rinascimento», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (3), pagg. 305–324. doi: 10.54103/2611-318X/13998.