Un poema epico nella Ferrara di Leonello d’Este: la “Meleagris” di Basinio da Parma
Figurina Liebig n. 5, Rodomonte vinto da Bradamante (canto XXXV)
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Parole chiave

Umanesimo
Ferrara
poesia epica
Basinio da Parma
Meleagro
Ovidio
tecniche narrative

Come citare

Pesaresi, J. (2023). Un poema epico nella Ferrara di Leonello d’Este: la “Meleagris” di Basinio da Parma. AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista Di Epica, 4(1), 11–36. https://doi.org/10.54103/2724-3346/20491

Abstract

Il presente contributo si pone l’obiettivo di compiere un sondaggio nella letteratura epica ferrarese pre-boiardesca utilizzando come case study il poema Meleagris dell’umanista Basinio da Parma (1448). Dopo averne presentati i caratteri generali, ci si concentra sugli aspetti narrativi, analizzati sulla base di un confronto con l’ipotesto diretto del poema, ovvero il passaggio delle Metamorfosi ovidiane incentrato sulla caccia al cinghiale calidonio. Si enucleano due linee direttrici della tecnica narrativa di Basinio: l’implementazione della complessità strutturale dell’opera (frutto di una triplice volontà di aumento del pathos della narrazione, di aemulatio del modello e di esaltazione encomiastica del signore) e l’amplificazione dei caratteri peculiari dell’ipotesto ovidiano, ovvero quei passaggi che incrinano il registro epico. Si conclude dunque evidenziando la presenza in nuce, già in questa fase della letteratura ferrarese, di una spiccata sensibilità narrativa, che convive ancora con forme integralmente umanistiche di imitatio classica.

https://doi.org/10.54103/2724-3346/20491
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