La settima uscita di «AOQU» – che coincide peraltro temporalmente con il riconoscimento della scientificità tanto per l’Area 10 quanto per l’Area 11 – torna a essere, dopo cinque volumi monografici, un numero aperto che ripete intenzionalmente il titolo Le forme dell’epica con cui la rivista aveva esordito. Proprio nella sua poliedricità questo numero mostra l’ampio spettro cronologico e interdisciplinare che costituisce il fulcro e l’ambizione della rivista, con escursioni dalla classicità al crinale del XX secolo. Significativo è come sia possibile riconoscere tra i tredici saggi connessioni, costanti, richiami, come a ribadire la fitta trama di linee che percorrono il genere epico.