Le ecfrasi encomiastiche nella storia dell’“Inamoramento de Orlando” di Boiardo
Figurina Liebig n. 5, Rodomonte vinto da Bradamante (canto XXXV)
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Parole chiave

Matteo Maria Boiardo
Orlando innamorato
ecfrasi
poesia encomiastica
Estensi

Come citare

Baldassari, G. (2023). Le ecfrasi encomiastiche nella storia dell’“Inamoramento de Orlando” di Boiardo. AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista Di Epica, 4(1), 59–102. https://doi.org/10.54103/2724-3346/20493

Abstract

Il contributo si concentra sulle due ecfrasi dinastiche nel poema di Boiardo (II XXV e XXVII), mettendo in rilievo alcuni aspetti del modo in cui sono costruite, con l’intento di comprendere meglio la loro funzione, la loro possibile collocazione cronologica e il loro rapporto con le vicende compositive del poema. Secondo la lettura proposta, l’ecfrasi del canto XXV non risponde solo alla necessità di correggere gli errori storici presenti nella genealogia che chiude il canto xxi, ma all’intento primario di glorificare l’aquila bianca estense e il suo ruolo di storico alleato della Chiesa, probabilmente in un momento di difficoltà nei rapporti con papa Sisto IV, che può essere fatto coincidere con i primi anni Ottanta, non necessariamente con lo scoppio della guerra con Venezia. Si propone l’ipotesi che questa ecfrasi sia stata concepita insieme a quella del canto XXVII che esalta la dinastia degli Aragonesi, e in particolare la figura di Alfonso duca di Calabria, individuato fin dalla formazione della Lega tra Milano, Firenze e Napoli come personaggio fondamentale per la salvaguardia dello Stato estense. Si discute così la possibilità che nella prima versione dell’Inamoramento fosse presente la cosiddetta ottava II XXVII 56bis, che esalta le imprese militari di Alfonso, di contro all’opinione di autorevoli boiardisti, e in particolare di Antonia Tissoni Benvenuti e Cristina Montagnani, e in accordo invece con Tiziano Zanato.

https://doi.org/10.54103/2724-3346/20493
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