Abstract
La figura eticamente ambigua dell’“Altro” forma il nucleo del sistema dell’epica eroica cristiana, tradizionalmente antinomico. Mito secolare, proiezione culturale, tema letterario fondamentale (Ceserani 1998), l’immagine dello “Straniero”, dell’“Avversario” o, in altre parole, dell’“Altro” fa parte dell’allegorica dicotomia del bene e del male, essendo spesso dotata di connotazioni demoniache. La tendenza a demonizzare la complessa immagine dell’“Altro” è particolarmente evidente nel caso dei poemi che appartengono al ciclo dell’epica storica “moderna” su Lepanto. Il saggio tratta dei vari modi di proiettare la figura dell’avversario storico sulla “scacchiera” della “moderna” epica cristiana e si focalizza sull’analisi di varie modalità di fondere la figura dell’“Altro” Ottomano con la dimensione del “meraviglioso demoniaco” adottato dai poeti allo scopo di arric-chire, complicare e controbilanciare la sacralità dell’epica eroica.