Abstract
Anurupa Roy, direttrice di una compagnia di burattinai a Delhi, in India, discute con Paula Richman, professoressa emerita all’Oberlin College (USA), i vari aspetti della creazione del suo spettacolo di marionette About Ram. Roy voleva che il pubblico sperimentasse la varietà della tradizione del Ramayana nella forma della tragica storia d’amore di un eroe (prima principe e poi re) che si sente obbligato a bandire sua moglie, rimanendo di conseguenza solo per il resto della sua vita. Lo spettacolo è pieno di immagini della vita passata dell’eroe, rese attraverso l’animazione dei suoi ricordi e delle sue armi su uno schermo montato sul palco, e musica senza parole ma con un’enfasi percussiva che attinge a strumenti musicali diversi, provenienti da varie regioni. Nel corso del periodo di improvvisazione durante il quale si è sviluppata la performance, Roy ha lavorato molto sulla stilizzazione delle scene di guerra e l’animatore ha modernizzato le armi includendo propulsione a reazione e mitragliatrici. Come parte del suo obiettivo di sviluppare un linguaggio del corpo per la pratica marionettistica indiana contemporanea, Roy ha inserito danze basate sulle arti marziali, e questo ha portato a una grammatica del movimento marionettistico contemporanea e coinvolgente.