Abstract
Il manoscritto 16 dell’Accademia dell’Arcadia contiene una Genealogia e un Albero Genealogico dei Re d’Arcadia. Le carte risalgono, con tutta probabilità, ai primi anni di vita dell’Accademia, ossia al periodo in cui gli Arcadi stavano scrivendo una succinta storia d’Arcadia, in cui ripercorrevano le tappe attraverso le quali si era strutturata come una Repubblica a partire dalle sue origini leggendarie, ovvero da quando Evandro era giunto sul Palatino insieme agli Arcadi fuggiti dalla loro terra. La riforma del tempo e la creazione di una Efemeride di ispirazione greca, così come il ricordo del culto dei numi indigeti, rispondono entrambi all’istanza dei fondatori di dare al consesso una prestigiosa origine mitologica. Una tale eredità non tardò a manifestarsi nella prosa e nella poesia dell’Accademia, soprattutto in quei componimenti che gli Arcadi lessero presso il Bosco Parrasio sul Palatino, luogo in cui arrivarono, al pari di Evandro, dopo varie peregrinazioni e dove avrebbero promulgato le Leges nel 1696.