Luigi Lehnus, «Maasiana & Callimachea» (Consonanze, 1)

Maasiana & Callimachea comprende una scelta di 44 articoli da Lehnus congiuntamente dedicati alla storia degli studi classici – e alle figure di Paul Maas (1880-1964) e di Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff (1848-1931) in particolare – e alla trasmissione delle opere di Callimaco. Il volume raccoglie in forma corretta e aggiornata la maggior parte delle ricerche che Lehnus ha rivolto al restauro di frammenti callimachei e all’edizione di contributi marginali di Maas (ma anche di Wilamowitz, Diels, Lobel, Pfeiffer e altri) di interesse callimacheo o pindarico. Per questa via esso si affianca, integrandola, alla raccolta di Incontri con la filologia del passato dallo stesso autore pubblicata nel 2012 presso Dedalo.

Provvisto di indici dei nomi antichi e moderni, il libro intende consentire agli studiosi di poesia ellenistica un uso più ampio e una più esatta valutazione dell’inesausto contributo di Paul Maas critico del testo e metricologo al recupero di quella impervia provincia del sapere.

Massimiliano Gaggero, «Per una storia romanza del "rythmus caudatus continens". Testi e manoscritti dell’area galloromanza» (Consonanze, 2)

Il rythmus caudatus continens è una tipologia metrica attestata nel Medioevo dalle Artes rythmicae latine e diffusa nelle letterature francese, provenzale, italiana e catalana, in un periodo che va dal XII al XV secolo e oltre. Pur senza costituire un genere letterario, i testi scritti in rythmus caudatus continenspresentano, nelle diverse letterature, importanti somiglianze tematiche. Questo libro offre una sintesi della circolazione del metro partendo dallo studio dei testi composti nell’area galloromanza, che intreccia analisi metrico-stilistica, contenutistica e filologica. Vengono così descritte le costanti e i punti di snodo della tradizione, e presentate delle ipotesi sul modo in cui il rythmus caudatus continens è stato trasmesso alle letterature italiana e catalana, costituendosi in tal modo come un elemento importante della coesione del sistema letterario europeo del Medioevo.

A World of Nourishment. Reflections on Food in Indian Culture, ed. by Cinzia Pieruccini and Paola M. Rossi (Consonanze, 3)

Today as in the past, perhaps no other great culture of humankind is so markedly characterised by traditions in the field of nutrition as that of South Asia. In India food has served to express religious values, philosophical positions or material power, and between norms and narration Indian literature has dedicated ample space to the subject, presenting a broad range of diverse or variously aligned positions, and evidence of their evolution over time. This book provides a collection of essays on the subject, taking a broad and varied approach ranging chronologically from Vedic antiquity to the evidence of our own day, thus exposing, as in a sort of comprehensive outline, many of the tendencies, tensions and developments that have occurred within the framework of constant self-analysis and reflection.

Epigrafia e politica. Il contributo della documentazione epigrafica allo studio delle dinamiche politiche nel mondo romano, a c. di Simonetta Segenni e Michele Bellomo (Consonanze, 4)

 

Le iscrizioni hanno da sempre offerto un contributo di grande valore alle nostre conoscenze relative alla vita pubblica, sociale, economica e culturale di Roma antica. Sottolineare l’importanza della documentazione epigrafica, valorizzando in modo specifico l’apporto che essa offre alla conoscenza delle dinamiche politiche del mondo romano è lo scopo dei saggi raccolti in questo volume. I contributi tocccano temi che spaziano dallo studio dei Fasti e delle iscrizioni trionfali alla politica imperiale, dal ruolo delle élites municipali alla politica di integrazione e concessione della cittadinanza, fino al significato che gli stessi autori antichi attribuivano al documento epigrafico.

«Sogno e surreale nella letteratura e nelle arti ebraiche» a c. di Erica Baricci (Consonanze, 5)
V. 5

I saggi raccolti nel presente volume affrontano un tema centrale della tradizione ebraica: il sogno, e in secondo luogo il surreale. Per quanto concerne lo studio dei testi, i contributi spaziano lungo un arco temporale assai ampio, dalla Bibbia alla poesia moderna, prendendo in esame una vasta gamma di argomenti; nell’ambito delle arti visive, attraverso epoche e media diversi, ci si muove dagli affreschi della sinagoga di Dura Europos fino alla pittura del Novecento, senza dimenticare il cinema. Estremamente variegato è il panorama linguistico offerto dai documenti considerati, che all’ebraico nelle sue varie fasi affianca i Jewish Languages e le lingue non specificamente giudaiche adottate nei secoli dagli ebrei della Diaspora.

Sinesio di Cirene nella cultura tardoantica. Atti del Convegno Internazionale. Napoli, 19-20 giugno 2014 (Consonanze, 6)
V. 6

A cura di Ugo Criscuolo e Giuseppe Lozza


«In un discorso volgente sul grande confronto fra cultura pagana e cristiana al tramonto del mondo antico la testimonianza di Sinesio è certamente significativa: ‘testimonianza’ diciamo, giacché quello di Sinesio non fu un apporto spiccato nell’uno o l’altro dei due campi, bensí un messaggio mediato, con aderenze in entrambi, ma con in piú un che d’incompiuto, o d’ambiguo, che va assunto, e eventualmente compreso, come tale». (Antonio Garzya)

Italiani di Milano. Studi in onore di Silvia Morgana, a c. di Giuseppe Sergio e Massimo Prada (Consonanze, 8)
V. 8

Quella che si presenta in questo volume è una raccolta di studi dedicata a Silvia Morgana e una collettanea intitolata a Milano: a Silvia Morgana come maestra e intellettuale; a Milano come luogo del cuore, dell’anima e di un impegno scientifico, didattico e culturale cui la studiosa tiene fede da molti anni. Si tratta, dunque, di una miscellanea che vuole essere il luogo in cui si condensa, simbolicamente e tangibilmente, una φιλία e una rispondenza di interessi consolidati in anni di lavoro comune e di prossimità spirituale; una raccolta dedicata alla “sua” città con la quale gli allievi testimoniano il loro affetto e la loro riconoscenza per un magistero insuperato; e con la quale gli amici e i colleghi celebrano una ricchezza di umanità e una profondità di interessi incomparabili”. (Dalla Premessa dei curatori)


 

Fabrizio Conca, Atene e Bisanzio (Consonanze, 9)
V. 9

Il volume raccoglie la massima parte degli articoli pubblicati da Fabrizio Conca: sessantatre contributi che spaziano dal teatro classico alla prosa narrativa tardoantica, alla cultura bizantina, alla quale lo studioso ha dedicato particolare attenzione attraverso saggi sulla prosa narrativa, sulla storiografia e la cronachistica, sulla poesia sacra e profana, sulla fortuna di Bisanzio nel mondo moderno e contemporaneo. Provvisto di indici dei nomi e dei passi degli autori antichi e bizantini, questo volume intende consentire agli studiosi del mondo greco e bizantino la possibilità di apprezzare nel suo insieme la folta produzione di Fabrizio Conca, anche attraverso la ristampa di contributi altrimenti ormai non facilmente reperibili.


A cura di Carla Castelli, Laura Franco e Giuseppe Lozza.

Cultura come cibo, a c. di B. Barbiellini Amidei e M. Marazzi (Consonanze, 10)
V. 10

I contributi hanno come tema la centralità della cultura, richiamandosi alla metafora dantesca del banchetto sapienziale e della «cultura come cibo». Gli interventi intendono stimolare l’avvio di una riflessione interdisciplinare sulle materie umanistiche nella loro accezione di campo complesso e pratica creativa. Partendo da discipline diverse – dalla filosofia alla letteratura e all’antropologia – e attraverso il dialogo fra letterati di varia estrazione, si propone una prospettiva che incoraggi l’incontro fra “alto” e “basso” e fra cultura d’élite e cultura folclorica. L’arco d’interessi spazia dai testi della letteratura indiana antica, al Graal di Chrétien de Troyes e alla formazione filosofica offerta al pubblico del Convivio di Dante; dall’affascinante stratificazione dei saperi tradizionali nei Lunari, alle pratiche folcloriche carnevalesche e all’immaginario del Paese di Cuccagna; e ancora dall’utilizzo del cibo come appartenenza negli scritti di emigrati italiani in America, alla sua valenza identitaria nella narrativa angloindiana.

Anantaratnaprabhava. Studi in onore di Giuliano Boccali, vol. 1, a cura di Alice Crisanti, Cinzia Pieruccini, Chiara Policardi, Paola M. Rossi (Consonanze 11.1)
V. 11 N. 1 (2020)

Anantaratnaprabhava, ‘fonte di infinite gemme’, è l’attributo che il sommo poeta Kālidāsa conferisce al sovrano dei monti, Himālaya, nell’esordio del Kumārasambhava, capolavoro della poesia classica indiana. L’epiteto scelto per titolo di questi due volumi dedicati a Giuliano Boccali allude non solo ai suoi interessi letterari più cari, ma anche, e soprattutto, alla sua vita di studioso. Con questa raccolta di saggi, colleghi, allievi e amici italiani hanno voluto onorare con gratitudine, stima profonda e affetto la sua lunga e prestigiosa carriera di infaticabile docente e di elegantissimo esegeta. Dal Veda alla letteratura dell’India meridionale, dalle filosofie indiane classiche alle problematiche più contemporanee, dalle culture iraniche al Tibet, i due volumi sono anche una rassegna del vivacissimo mondo italiano degli studi in questi ambiti, che si è qui raccolto intorno alla figura di un grande maestro.

Anantaratnaprabhava. Studi in onore di Giuliano Boccali, vol. 2, a cura di Alice Crisanti, Cinzia Pieruccini, Chiara Policardi, Paola M. Rossi (Consonanze 11.2)
V. 11 N. 2 (2020)

Anantaratnaprabhava, ‘fonte di infinite gemme’, è l’attributo che il sommo poeta Kālidāsa conferisce al sovrano dei monti, Himālaya, nell’esordio del Kumārasambhava, capolavoro della poesia classica indiana. L’epiteto scelto per titolo di questi due volumi dedicati a Giuliano Boccali allude non solo ai suoi interessi letterari più cari, ma anche, e soprattutto, alla sua vita di studioso. Con questa raccolta di saggi, colleghi, allievi e amici italiani hanno voluto onorare con gratitudine, stima profonda e affetto la sua lunga e prestigiosa carriera di infaticabile docente e di elegantissimo esegeta. Dal Veda alla letteratura dell’India meridionale, dalle filosofie indiane classiche alle problematiche più contemporanee, dalle culture iraniche al Tibet, i due volumi sono anche una rassegna del vivacissimo mondo italiano degli studi in questi ambiti, che si è qui raccolto intorno alla figura di un grande maestro.

Alfonso D'Agostino e Luca Barbieri, Istorietta troiana con le Eroidi gaddiane glossate (Consonanze, 12)
V. 12

Scritta a cavaliere fra Due e Trecento e collocabile sul crinale fra la prosa “media” e quella “d’arte”, l’Istorietta troiana, versione anonima e parziale della terza redazione in prosa del fluviale Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure (ca. 1165), narra, con pregnanza emotiva e concisione stilistica, una parte di quella vicenda che s’era venuta costituendo nel Medioevo latino fondendo le storie di Darete Frigio e di Ditti Cretese e rivitalizzandole, nel mondo francese, alla luce della sensibilità del secolo XII. Le suggestioni del mito classico, filtrate da un tipico atteggiamento attualizzante, lasciano trapelare l’aspirazione a ideali di bellezza (Elena), di forza (Achille, Ettore) e di cortesia (la città di Troia) capaci di attirare un pubblico comunale che aspira a un’elevazione educativa e culturale. La filigrana stilnovista e la fine tessitura ritmica fanno, dell’Istorietta troiana, un gioiello ascrivibile, ante litteram, al genere del poème en prose.
Le Eroidi volgarizzate contenute nel ms. Gaddi 71 della Biblioteca Laurenziana di Firenze sono riconducibili agli stessi anni dell’Istorietta troiana e si configurano come il primo tentativo di traduzione in lingua italiana delle epistole ovidiane. Derivate da un intermediario francese, esse s’inseriscono a pieno nella fase di transizione che indica una volontà di affrancamento dai modelli culturali e letterarî d’oltralpe. Le ricchissime glosse che accompagnano le epistole costituiscono la testimonianza stratificata di diverse modalità di lettura del testo ovidiano, dalle osservazioni morali tipiche dei commenti di origine clericale fino a un’esaltazione della fenomenologia amorosa di stampo cortese e quasi stilnovistico. Alcuni racconti esemplari contenuti nelle glosse s’inseriscono di diritto nella storia della nascita della prosa narrativa italiana.
Il libro presenta le edizioni critiche dei due testi, accompagnate da uno studio introduttivo, da note e da un glossario selettivo integrato.


ISBN: 978-88-6705-684-2


Chi desideri acquistare il volume in formato cartaceo può trovarlo a questo indirizzo.

"Ragionare sullo stato". Studi su Machiavelli, a cura di Anna Maria Cabrini (Consonanze, 13)
V. 13

La complessità del pensiero e l’incisività della scrittura di Machiavelli su aspetti fondamentali della riflessione politica, sulle vie ordinarie e straordinarie dei fondamenti e della salvaguardia dello stato, sulle ragioni della crisi e sui rimedi, sono i temi focali di questo volume, che raccoglie saggi di studiosi di letteratura italiana (Guglielmo Barucci, Anna Maria Cabrini, Jean-Jacques Marchand), storia delle dottrine politiche (Gennaro Barbuto), storia della filosofia politica (Marco Geuna), filosofia della politica (Giovanni Giorgini).


ISBN 978-88-6705-694-1

Federico Russo, Diplomazia e propaganda a Roma ai tempi delle guerre d’oltremare (Consonanze, 15)
V. 15

L’espansione del dominio romano, nelle molteplici forme che esso assunse, sulla Grecia e sull’Asia Minore tra terzo e secondo secolo a.C. fu caratterizzato non solo da una serie di battaglie condotte da Roma in modo più o meno vittorioso, ma anche da un’incessante opera di contatti diplomatici portati avanti dai rappresentanti del senato romano e da quelli delle varie realtà con cui Roma si misurò. Alla base di tale attività vi fu, oltre che un confronto, di frequente aspro, tra istanze ed esigenze politiche diverse e spesso inconciliabili tra le parti in causa, anche un complesso quanto sfaccettato discorso ideologico-propagandistico, la cui natura e funzione non furono meramente celebrative.
Scopo del volume è rintracciare ed analizzare lo stretto legame che vi fu tra trattativa politico-diplomatica e trasposizione in termini propagandistici, spesso anche di natura mitologica, di molti temi in essa affrontati, in modo da chiarire alcuni aspetti poco esplorati di un periodo fondamentale nella storia di Roma, quale fu l’età delle cosiddette guerre d’oltremare.

Massimo Vai, Nuove ricerche di sintassi vedica (Consonanze, 16)
V. 16

Il presente lavoro tenta di offrire una panoramica su alcune delle questioni maggiormente dibattute dalla riflessione linguistica intorno alla sintassi della lingua in cui sono composti i più antichi monumenti della civiltà indiana. La sintassi del vedico è stata descritta e studiata fin dagli inizi della ricerca glottologica: qui si tiene conto di alcuni dei più importanti studi della linguistica ottocentesca, che vengono accostati a lavori più recenti o contemporanei, rendendo confrontabili le interpretazioni dei fenomeni attraverso le analisi e i quadri teorici che si sono succeduti nel tempo, fino alla ricerca attuale. Dal momento che il dibattito si è arricchito anche negli ultimi anni di nuovi lavori, spesso contrastanti anche per presupposti metodologici, il risultato attuale non può che essere di apertura verso ulteriori sviluppi della ricerca.

Maurizio Vitale, La scienza delle parole. La lingua del «Fuoco» e della «Città morta» di Gabriele D'Annunzio (Consonanze, 17)
V. 17

Lo studio consiste nell’esame approfondito ed esteso delle forme linguistiche e stilistiche, considerate nel loro valore storico, del romanzo Il fuoco e del dramma La città morta. Lo scrutinio di tali forme attesta la presenza, nella lingua di straordinaria ricchezza e varietà e nello stile ricco di figure retoriche, di modi anticheggianti e culti che connotano, specie nel romanzo e in misura meno intensa nel dramma destinato al parlato, l’alta letterarietà e la magnificenza espressiva di D’Annunzio signore delle parole.

L'agricoltura in età romana a c. di Simonetta Segenni (Consonanze, 19)
V. 19

L’agricoltura, da sempre oggetto di grande interesse negli studi sul mondo romano, è il filo conduttore di questo volume, che accoglie saggi di studiosi illustri, giuristi, archeologi, storici, che da tempo si sono occupati degli aspetti vari e complessi della storia dell’agricoltura romana. Gli argomenti trattati spaziano dalla storia agraria di età repubblicana e imperiale, ad analisi dedicate al paesaggio agrario, al rapporto città e campagna, alla produzione di olio e di vino, ad aspetti connessi alle innovazioni di carattere tecnico, alle feste legate al mondo agricolo.

La librettologia, crocevia interdisciplinare. Problemi e prospettive, a cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni, Emilio Sala (Consonanze 20)
V. 20 (2019)

Gli studi sulla librettistica hanno conosciuto negli ultimi decenni un significativo sviluppo, più rilevante dalla prospettiva musicologica che non da quelle storico-letteraria e storico-linguistica; la prospettiva filologica, relativa anche al testo verbale oltre che a quello musicale, è stata seguita e sviluppata a sua volta più dai musicologi che dai filologi e dagli storici della letteratura. Anche dalla documentazione lessicografica del termine librettologia, solo in parte sinonimo di librettistica, la prospettiva musicologica risulta prevalente.
Questo volume, che riporta gli atti del convegno dallo stesso titolo svoltosi all’Università degli Studi di Milano nel giugno del 2018, con la partecipazione di musicologi, storici della letteratura, storici della lingua e studiosi di teatro, intende offrire un contributo nella direzione di una necessaria interazione, finora poco sviluppata, tra le discipline coinvolte nel campo della librettistica. I temi riguardano principalmente il rapporto dei libretti e delle opere con le fonti, quello tra parole e musica, la filologia dei libretti.