NUOVE DIAMESIE: L’ITALIANO DELL’USO E I NUOVI MEDIA (CON UN CASO DI STUDIO SULLA RISALITA DEI CLITICI CON BISOGNARE)

Autori

  • Massimo Prada

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/8503

Abstract

L’articolo si sofferma sulle tendenze evolutive manifestate dall’italiano negli ultimi decenni, in particolare in relazione alle possibilità offerte e ai bisogni indotti dalle nuove tecnologie. Nel dettaglio, analizza gli effetti linguistici operati dalla ridefinizione delle caratteristiche della scrittura, che ha portato, almeno in alcuni contesti, anche a una semplificazione generale dei testi scritti, producendo una sorta di italiano scritto medio, varietà alla base dei testi neomediali. Essa pare caratterizzata da notevole variabilità e mutevolezza, in parte dipendenti dalle caratteristiche dell’utenza, in parte alla sua storia, in parte alla situazione comunicativa in cui viene usata. Dopo aver considerato che l’etichetta sociolinguistica più adatta a descriverla, tra quelle attualmente a disposizione, è modo d’uso della lingua, se ne sottolinea la natura di costrutto della comunità degli utenti (di varietà di Ausbau, entro certi limiti). Si tratta di un modo d’uso in cui trovano espressione anche fenomeni marginali o d’avanguardia, come la risalita del clitico con il verbo bisognare, la cui diffusione viene studiata sia nei testi neomediali, sia in quelli tradizionali, mostrando che i primi, in cui essa è più frequente, potrebbero avere la capacità di autorizzare fenomeni di margine anche solo per l’esposizione garantita ad essi dalla frequenza con cui occorrono.

 

New diamesia: l’italiano dell’uso and new media (with a case study on the resurgence of clitics with bisognare)

The article focuses on evolutionary trends in Italian in recent decades, particularly in relation to the possibilities offered and the needs brought about by new technologies. In particular, it analyzes the linguistic effects of the redefinition of the characteristics of written language. This has led, at least in some contexts, to a general simplification of written texts, producing a sort of italiano scritto medio the variety at the base of neo-medial texts. They appear to be characterized by considerable variability and mutability, partly depending on the user’s characteristics, and partly on his/her history, and partly on the communicative situation. After considering that the best socio-linguistic label among those currently available is “modo d’uso della lingua”, we underline the nature of the user community construct (a variety of Ausbau, within certain limits). This use of language also reflects marginal or avant-garde phenomena, like the clitic climbing with the verb bisognare, whose spread is studied both in neo-medial and traditional texts. In the former it is more frequent, and this may authorize marginal phenomena due to the exposure guaranteed by the frequency with which they occur.

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Fascicolo

Sezione

LINGUISTICA E STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

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