PAROLE DI MODA PER LE VIE DI MILANO

Authors

DOI:

https://doi.org/10.54103/2037-3597/23873

Abstract

L’articolo prende in considerazione il paesaggio linguistico di un quartiere emergente di Milano, NoLo (acronimo che designa la zona a nord di piazzale Loreto), caratterizzato da una forte presenza multietnica, multiculturale e plurilingue. Adottando una prospettiva di studio inedita, il paesaggio linguistico di NoLo viene indagato come una fra le molteplici fonti in cui si esprime la lingua della moda e in particolare la sua componente lessicale. In particolare vengono analizzati due sub-corpora, risalenti rispettivamente al 2017 e al 2022 e dunque divisi dallo spartiacque della pandemia da Covid-19; in entrambi i casi sono oggetto di analisi i negozi su strada che presentano parole riconducibili al settore della moda e, dunque, non esclusivamente i negozi di abbigliamento. All’analisi ravvicinata di casi specifici, esemplari di fenomenologie più generali, segue uno sguardo d’insieme sulle parole “di moda”, da cui emerge come queste parole non riflettano il peculiare plurilinguismo del quartiere, viceversa caratterizzandosi per una decisa opzione per le lingue italiana e, secondariamente, inglese, peraltro a bassa intensione tecnica. La complessità e la vivacità del quartiere riaffiorano però se si allarga la prospettiva dal paesaggio (strettamente) linguistico a quello semiotico, nel quale pure si rintracciano alcuni reperti della stratificazione scalare riconducibili alla pandemia del 2020.

 

Words of fashion in the streets of Milan

 

The article considers the linguistic landscape of an emerging district of Milan, NoLo (an acronym designating the area north of Piazzale Loreto), characterised by a strong multiethnic, multicultural and multilingual presence. Adopting an unprecedented study perspective, the linguistic landscape of NoLo is investigated as one of the multiple sources in which the language of fashion, and in particular its lexical component, is expressed. In particular, two sub-corpora are analysed, dating back to 2017 and 2022 respectively, and thus divided by the Covid-19 pandemic; in both cases, the object of analysis are street shops with words referable to the fashion language, and thus not exclusively clothing shops. The close analysis of specific cases, exemplary of more general phenomenologies, is followed by an overview of the fashion words, from which it emerges that these words do not reflect the peculiar multilingualism of the district, on the contrary characterised by a decisive option for the Italian and, secondarily, English languages, moreover with a low technical intent. The complexity and liveliness of the NoLo district resurface, however, if one broadens the perspective from the (strictly) linguistic landscape to the semiotic one, in which one can also trace some relics of the scalar stratification traceable to the 2020 pandemic.

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Published

2024-06-23

Issue

Section

LINGUISTICA E STORIA DELLA LINGUA IITALIANA