Quasi armarium scripturarum. Bartolomeo da San Concordio come biblioteca vivente
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-7362/2175Abstract
La biografia di Bartolomeo di San Concordio contenuta nella Chronica antiqua del Convento di Santa Caterina di Pisa presenta un modello esemplare di predicatore domenicano, i cui tratti sono lo stile di vita sobrio, la spiccata attitudine allo studio, la vasta produzione letteraria e l’abilità nella predicazione. Al di là degli stereotipi, applicabili a molti frati domenicani, la biografia lascia trasparire alcuni elementi che caratterizzano l’ambiente del convento pisano. In particolare, la metafora della ‘biblioteca vivente’ utilizzata per descrivere la vasta cultura e la straordinaria memoria di Bartolomeo, segnala da una parte l’attenzione alle tecniche della memoria, particolarmente diffusa nell’ ambiente pisano, dall’altra l’instancabile attività di Bartolomeo come autore di compendi e di opere enciclopediche destinate ad una larghissima diffusione.Bartolomeo of St. Concordio’s biography, contained in the “Chronica antiqua” of the Convent of Santa Caterina of Pisa, gives a model of Dominican preacher, whose characteristics are a simple lifestyle, a strong attitude towards studying, a wide literary production and the preaching ability. Beyond these stereotypes, which can be found in many Dominicans, the biography reveals some elements that characterize the environment of the convent of Pisa. In particular, the metaphor of the 'living library', used to describe Bartolomeo’s broad culture and extraordinary memory, draws attention to the techniques of memory, particularly widespread in the environment of Pisa, and describes Bartolomeo’s tireless work in writing “summae” and encyclopaedic works for a large circulation.
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