Maometto personaggio nel contesto
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-7362/3437Abstract
L’articolo offre un’analisi puntuale dei versi che Dante dedica a Maometto nel ventottesimo canto dell’Inferno, al fine di precisarne le finalità poetiche e ideologiche; il passo viene poi collocato nel contesto costituito dai numerosi riferimenti al profeta dell’Islam presenti nella letteratura italiana duecentesca e primo-trecentesca, qui raccolti, analizzati e organizzati in maniera puntuale. Gli elementi connotativi riconosciuti nell’episodio infernale e in altri riferimenti alla civiltà islamica che si leggono nel capolavoro dantesco, pur nella loro geniale eccezionalità artistica, risultano così coerentemente inseribili in un più vasto e articolato panorama culturale che emerge dalla ricerca, nel quale, all’ostilità per l’Islam inteso come entità religiosa e politica, si affianca la curiosità per il mondo musulmano percepito invece come comunità culturale, rilevabile anche presso fasce inaspettate del pubblico medievale.
This paper analyses the episode of Muhammad in Dante’s Inferno, recognizing its poetical and ideological features in order to proceed with its insertion in the survey of references to the prophet detectable in the Italian literature of the Thirteenth and Fourteenth centuries. The study allows to identify the substantial coherence between Dante’s ideological opinions toward Islam and the positions about the same subject expressed in the other works of the vernacular literature of his time, showing a general rejection for religious and political Islam, but also the interest for Islam as cultural entity.
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