Ragione ed esperienza in Guglielmo di Saint-Thierry

Autori

  • Cecilia Falchini

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-7362/13114

Parole chiave:

Reason, Experience, Theological Language, Cistercian Spirituality

Abstract

In questo contributo ci soffermeremo sul ruolo che Guglielmo attribuisce alla ragione, in rapporto a un tema fondamentale nella spiritualità cistercense: quello dell’esperienza, e in particolare dell’esperienza di Dio. Vedremo come la ragione venga assunta in maniera positiva in tutte le sue funzioni e potenzialità, e come allo stesso tempo ne siano enunciati anche i limiti. Si muoverà da una definizione della ragione e da un’individuazione delle sue funzioni, e saranno presi in considerazione i temi del rapporto fra ragione e linguaggio, e dunque il ruolo, la portata e il limite delle parole nell’elaborazione e nella capacità significante di un linguaggio teologico; il rapporto tra. ragione e coscienza; la funzione della ragione nella vita spirituale, con riferimento alla vita spirituale cristiana nella considerazione dei vari aspetti della personalità del credente; la ragione, cioè, nel suo rapporto con la volontà, con le virtù, con l’amore.

In this article I look at the role that William of St Thierry attributes to reason, in relation to a fundamental theme of Cistercian spirituality: that of experience and, in particular, experience of God. Reason in all its functions and potentialities is seen in a positive light, but at the same time its limits are likewise drawn. After a definition of reason and a singling out of its functions, I will consider the relation between reason and language, hence also the role, the import, and the limit of words in elaborating and giving meaning to a theological language; the relation between reason and conscience; the function of reason in spiritual life, with reference to the various aspects of the believer’s personality; reason in its relation to will, to the virtues, to love.

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Pubblicato

2020-03-03

Fascicolo

Sezione

Saggi