«Pregando che ay se debiaset scriver»: società, alfabetismo e mediazione grafica nella Bergamo tardomedievale

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DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/20237

Parole chiave:

Paleografia, Bergamo, Rinascimento, Scrittura, Estimi

Abstract

Il saggio studia gli esiti del rapido incremento del «bisogno di scrivere» che interessò la popolazione bergamasca nella seconda metà del Quattrocento. Sono analizzate le grafie tanto delle scritture private contenenti obbligazioni commerciali quanto delle polizze d’estimo. Gli effetti delle trasformazioni delle prassi documentarie sono valutati su tre fronti: la composizione del gruppo degli alfabetizzati; la distribuzione delle abilità grafiche entro i vari contesti sociali e professionali; le scelte di coloro che, per analfabetismo o inesperienza grafica, accedevano alla produzione di documenti attraverso l’opera di mediatori professionisti e non. Sono ricostruite anche le differenze tra lo spazio urbano e i territori rurali, nei quali la minore alfabetizzazione favorì l’emergere di figure di mediatori seriali, talvolta prive di competenze scrittorie di livello professionale.

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Pubblicato

2023-12-01

Come citare

Buffo, P. (2023) «“Pregando che ay se debiaset scriver”: società, alfabetismo e mediazione grafica nella Bergamo tardomedievale», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (7), pagg. 179–210. doi: 10.54103/2611-318X/20237.

Fascicolo

Sezione

Saggi