Milano e l’anarchia militare

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/15760

Parole chiave:

Mediolanum, Aureolo, Gallieno, Raetia, Alamanni

Abstract

È opinione corrente che il ruolo di base operativa rivestito da Milano durante l’età di Gallieno anticipi quella preminenza della città poi affermatasi in età tetrarchica; questa fase tuttavia, anche a causa della scarsità della documentazione, è stata sinora poco indagata. Il contributo si propone pertanto di approfondire lo studio della storia della città, e più in generale della cisalpina, tra l’invasione degli Alamanni del 259‐260 e l’avvento di Diocleziano. In questi anni, l’Italia settentrionale appare il motore di eventi di portata macro‐regionale, che investono sia le lotte interne per la conquista della porpora, sia lo scontro con i barbari che premono sui confini. Particolarmente significativa appare l’esperienza di Aureolo, il cui ducato militare esteso perlomeno sino alla rezia preannuncia quel legame tra la rezia e l’Italia che verrà istituzionalizzato in epoca tardoantica.

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Pubblicato

2021-06-15

Come citare

Mecella, L. (2021) «Milano e l’anarchia militare», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (4), pagg. 59–93. doi: 10.54103/2611-318X/15760.