Il monastero di San Prospero nella crisi del Trecento: aspetti gestionali e relazionali

Autori

  • Andrea Oldani Laureato, Università degli Studi di Milano, Italia

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/11540

Parole chiave:

Reggio Emilia, San Prospero, crisi del Trecento, congiuntura del Trecento, monastero benedettino

Abstract

TIl saggio analizza la gestione del patrimonio fondiario e del network relazionale del monastero di S. Prospero di Reggio Emilia, nel corso del Trecento. Attraverso l’analisi di una fonte inedita si è visto come diversi fattori (economici, politicosociali, demografici) influirono sul cenobio reggiano, mettendo in luce aspetti di continuità e di discontinuità. Continuità che si può riscontrare nel network di relazioni imperniato sul monastero, composto principalmente da comitatini e da esponenti dei ceti cittadini. Tra essi spiccano anche membri di estrazione aristocratica, i quali, al fine di radicarsi nel monastero, prendeva in conduzione terre monastiche in affitto oppure in feudo. Discontinuità che invece emerge in maniera evidente a livello della contrattualistica agraria. Sotto la spinta di esigenze economiche (aumentare la resa dei coltivi, razionalizzare e compattare i fondi) e politiche (ricostituire un solido network dopo le epidemie di peste e il governo di Feltrino Gonzaga) i contratti agrari ridussero la loro durata, da lunghi a mediobrevi, e in alcuni casi aggiunsero clausole volte a caricare il rapporto di dipendenza tra il massaro e l’abate.

DOI 10.17464/9788867743322

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Dowloads

Pubblicato

2019-04-16

Come citare

Oldani, A. (2019) «Il monastero di San Prospero nella crisi del Trecento: aspetti gestionali e relazionali», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (2), pagg. 153–181. doi: 10.54103/2611-318X/11540.

Fascicolo

Sezione

Prime ricerche