Secundum formam Benedectine: riforme monastiche, assetti istituzionali e sopravvivenze d’archivio tra Aquileia e Como (secolo XIV, prima metà)

Autori

  • Elisabetta Canobbio Università degli Studi di Milano, Italia
  • Marta Luigina Mangini Università degli Studi di Milano, Italia https://orcid.org/0000-0002-7327-3398

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/13995

Parole chiave:

Monastero S. Maria di Dona in Valchiavenna, diocesi di Como, secolo XIV, riforme monastiche, Benedictina, patriarcato di Aquileia

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare gli statuta et ordinationes del 30 novembre 1340 indirizzati al monastero di S. Maria di Dona in Valchiavenna da Nicola de Nobialo, visitatore di tutti i monasteri dell’ordo monachorum Nigrorum della diocesi di Como delegato dal capitolo provinciale di Aquileia. Il documento è studiato non solo in sé, ma anche in relazione al sistema delle scritture documentarie prodotte dagli organi di governo delle congregazioni in risposta alle diffuse richieste di riorganizzazione istituzionale e amministrativa e alla penetrazione di spinte riformatrici più profonde, veicolate da specifici interventi promossi sia dal papato avignonese sia dall’episcopato.

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Pubblicato

2020-07-20

Come citare

Canobbio, E. e Mangini, M. L. (2020) «Secundum formam Benedectine: riforme monastiche, assetti istituzionali e sopravvivenze d’archivio tra Aquileia e Como (secolo XIV, prima metà)», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (3), pagg. 251–279. doi: 10.54103/2611-318X/13995.

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