Codice etico

Codice etico

«Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» è un periodico annuale scientifico incluso nell’elenco delle riviste di fascia A per i settori concorsuali 11/A1 Storia medievale (11/HIST-01) e 11/A4 Scienze del libro, del documento e storico-religiose (11/HIST-04 Scienze del libro, del documento e storico-religiose) riconosciuti dall'ANVUR.

È necessario che tutte le parti coinvolte – Autori, Comitato Scientifico, Comitato di Redazione, Direttore responsabile e revisori – conoscano e condividano i seguenti requisiti etici.

 

  1. Responsabilità e attribuzione

Il Comitato Scientifico e il Direttore responsabile di «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. Il Comitato Scientifico e il Direttore responsabile possono consultarsi con i referee per assumere tale decisione.

La rivista conserva integralmente gli articoli pubblicati e garantisce la conservazione a lungo termine di tutti i contenuti pubblicati tramite il sistema LOCKKS.

Se il Comitato Scientifico lo ritenesse opportuno, gli Autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati secondo i principi FAIR per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.

 

  1. Indipendenza e integrità editoriale

2.1 Indipendenza delle decisioni editoriali da interessi commerciali

Gli editor della rivista sono responsabili della decisione di pubblicare o meno i contributi proposti.

La rivista adotta la politica dell’open access e non ha interessi commerciali, pertanto i processi e le decisioni editoriali sono indipendenti da qualsiasi considerazione di tipo commerciale.

 

2.2 Rapporti degli editor con la rivista

Gli editor lavorano su base volontaria. Il sito web della rivista è ospitato dall’Università degli Studi di Milano, istituzione pubblica finalizzata alla ricerca scientifica e alla didattica, che non interferisce con la libertà di scelta degli editor e le loro attività, nei limiti in cui risultino coerenti con la missione accademica del giornale.

 

2.3 Metriche e processo decisionale

Gli editor si impegnano a non influenzare il ranking della rivista aumentandone artificialmente le metriche. In particolare, si garantisce che la revisione degli articoli proposti si basi su criteri puramente accademici e che gli autori non siano indotti a citare pubblicazioni specifiche per ragioni non scientifiche.

 

3.Riservatezza

3.1 Materiali degli autori

I componenti del Comitato Scientifico, del Comitato di Redazione e il Direttore responsabile si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti a altre persone oltre all’Autore e ai referee.

 

3.2 Revisori

Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione del Direttore responsabile. I testi dei referee restano anonimi e non vengono pubblicati insieme con i contributi.

 

  1. Trasparenza e etica delle pubblicazioni

La rivista mira a garantire ad autori, lettori, revisori e tutte le altre parti coinvolte la massima trasparenza e una rendicontazione completa e onesta sul suo lavoro.

 

4.1 Paternità e responsabilità

L’Autore attribuisce correttamente la paternità dell’opera e indica come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.

Nel caso di contributi scritti a più mani, l’Autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione in «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica».

I componenti del Comitato Scientifico, del Comitato di Redazione e il Direttore responsabile si impegnano altresì a non usare in proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’Autore.

 

4.2 Conflitto di interessi e fonti di finanziamento

Tutti gli Autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli Autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l'articolo.

 

4.3 Etica editoriale

Il Comitato Scientifico e il Direttore responsabile valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli Autori.

«Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» si impegna a garantire che tutti gli articoli pubblicati apportino un contributo innovativo nel loro campo. Scoraggiano le "salami publications" (vale a dire la pubblicazione della porzione minima pubblicabile di uno studio), evitano la duplicazione di una pubblicazione a meno che non sia pienamente dichiarata e accettabile per tutti (ad esempio, pubblicazione in una lingua diversa con riferimenti incrociati) e incoraggiano gli autori a collocare il proprio contributo nel contesto di  ricerca preesistente (ad esempio, per spiegare perché questo lavoro era necessario, cosa aggiunge o perché era necessaria una replica alle ricerche precedenti).

L’Autore non dovrebbe pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto e inaccettabile.

 

  1. Risposta a critiche e osservazioni

«Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» accoglie e incoraggia le critiche e il dibattito.

 

5.1 Integrità della registrazione pubblicata – correzioni

Quando un Autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente il Direttore responsabile e a fornirgli tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all’articolo le doverose correzioni.

Gli editor hanno il compito di agire tempestivamente in caso di errori, accertati o presunti (anche segnalati da lettori), sia nei confronti dei contributi pubblicati che di quelli ancora da pubblicare. In caso di errori, negli articoli pubblicati o durante il processo di pubblicazione, verranno prese le misure appropriate, seguendo le raccomandazioni e le linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE) (https://publicationethics.org/retraction-guidelines).

Le correzioni avverranno con il dovuto risalto, inclusa la pubblicazione di un erratum (errori nel processo di pubblicazione), rettifica (errori degli autori) o, nei casi più gravi, la ritrattazione ufficiale dell’articolo pubblicato su «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» e il ritiro del lavoro interessato. I documenti ritirati verranno conservati online e saranno contrassegnati in modo ben visibile come ritrattazione in tutte le versioni online, incluso il PDF, a garanzia di trasparenza verso i lettori.

 

5.2 Integrità della documentazione pubblicata - sospetta condotta illecita

Gli Autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati; forniscono sempre la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.

La rivista effettua un controllo di Similarity Check sulle proposte ricevute, attraverso il software iThenticate.

Nel caso di comportamenti scorretti segnalati da lettori, gli editor comunicheranno al responsabile della segnalazione la procedura che sarà immediatamente avviata; verificheranno il grado di effettiva coincidenza dell'articolo di «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» con il testo o i testi che sarebbero stati plagiati; informeranno dell’accaduto il Comitato di Redazione e il Comitato Scientifico per decidere collegialmente i successivi passi; trasmetteranno all’autore dell'articolo le evidenze emerse dal confronto con gli eventuali testi plagiati e gliene chiederanno conto. Qualora il comportamento scorretto sia accertato, si procederà con la ritrattazione ufficiale dell’articolo pubblicato su «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica»e il ritiro del lavoro interessato.

 

5.3 Incoraggiamento del dibattito accademico

La rivista accoglie con favore le critiche dei lettori alle opere pubblicate e prenderà in considerazione la loro pubblicazione per favorire il dibattito scientifico, purché vengano proposte in maniera tempestiva. Agli autori delle opere originali sarà data la possibilità di rispondere per promuovere ulteriormente il dibattito. Eventuali critiche che dovessero far emergere possibili situazioni di cattiva condotta saranno indagate approfonditamente anche se ricevute molto tempo dopo la pubblicazione.

 

  1. Garantire un processo di revisione tra pari equo e adeguato

La peer-review è una procedura che aiuta il Comitato Scientifico e il Direttore responsabile a assumere decisioni sugli articoli proposti e consente anche all’Autore di migliorare il proprio contributo. «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica» sottopone tutti i contributi ricevuti (eccetto quelli destinati alle sezioni In apertura e Vetrina) a un processo di double-blind peer review, effettuato da due lettori individuati nell'ambito di una cerchia internazionale di specialisti. Di questi due, uno potrà essere scelto nell’ambito del comitato scientifico della rivista, previa l’assenza di conflitti di interesse fra autore e referee. Gli esiti della revisione, formalizzati dai referee su apposito modulo, sono tempestivamente trasmessi agli autori attraverso la mail di redazione.

 

6.1 Decisioni sulla revisione

Gli editor possono rifiutare un articolo senza revisione tra pari se ritenuto di scarsa qualità o inadeguato per i lettori del giornale. Questa decisione è presa in modo equo e imparziale e i criteri sono resi espliciti all'autore. La decisione di non accettare un documento si basa esclusivamente sul suo contenuto accademico e non è influenzata dall’istituzione di provenienza degli autori, dal ruolo e dalla natura (v. supra 4.3).

 

6.2 Doveri dei revisori

Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente al Direttore responsabile.

Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a eventuali rapporti di concorrenza con l’Autore o con la sua istituzione di appartenenza.

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’Autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’Autore. Il referee deve inoltre segnalare al Direttore responsabile eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

I referee suggeriscono l’integrazione in bibliografia di propri testi solo se strettamente necessario e inevitabile.

 

6.3 Cattiva condotta del revisore

Gli editor prendono in considerazione la cattiva condotta del revisore e perseguono qualsiasi accusa di violazione della riservatezza, mancanza della dichiarazione di conflitti di interesse (finanziari o non finanziari), uso inappropriato di materiale riservato o ritardo della revisione per trarne un vantaggio competitivo. Le accuse di gravi comportamenti scorretti dei revisori, come il plagio, sono portate nelle sedi istituzionali.

 

6.4 Interazione con gli autori

Gli editor chiariscono agli autori che il ruolo revisore è quello di fornire raccomandazioni sull'accettazione o sul rifiuto.

Gli editor della rivista chiariscono agli autori che il ruolo revisore è quello di fornire raccomandazioni sull'accettazione o sul rifiuto. Gli editor comunicano con tutti gli autori in occasione della sottomissione della proposta e nella fase di accettazione finale per garantire che tutti gli autori siano a conoscenza della presentazione della proposta e abbiano approvato la pubblicazione. Gli editor trasmettono tutti i commenti dei revisori nella loro interezza. Tuttavia, in casi eccezionali, potrebbe essere necessario escludere parti di una revisione, se, ad esempio, contiene osservazioni diffamatorie o offensive.

Gli editor garantiscono che tale discrezione editoriale non venga utilizzata in modo inappropriato per sopprimere commenti scomodi. Se un articolo viene respinto per evidenti elementi di debolezza che ne richiedono una revisione significativa, gli editor accolgono con favore le richieste di pubblicazione su un numero successivo della rivista, previe revisione del saggio e nuova procedura di revisione.

 

  1. Processo decisionale editoriale

Gli editor garantiscono che le decisioni sulle pubblicazioni siano quanto più eque e imparziali possibile.

 

7.1 Processi editoriali

Tutti i processi editoriali sono illustrati nelle informazioni per gli autori sulla pagina web della rivista, dove è indicato cosa ci si aspetta dagli autori, quali tipi di articoli sono pubblicati e come sono gestiti dalla rivista. Tutti gli editor conoscono a fondo le politiche, la visione e l'ambito del giornale. La responsabilità finale di tutte le decisioni spetta al direttore editoriale.

 

7.2 Conflitti di interesse editoriali

Gli editor non sono coinvolti in decisioni su contributi in cui hanno un conflitto di interessi, ad esempio se lavorano o hanno lavorato nella stessa istituzione e hanno collaborato con gli autori o se hanno una relazione personale con gli autori. Nel caso di proposte inviate da membri del comitato scientifico o di redazione, o da persone che lavorano nella stessa istituzione, la scelta dei referee è demandata esclusivamente ai membri del comitato scientifico con una diversa affiliazione, in modo tale da garantire una gestione imparziale e indipendente di tali documenti.