Abstract
Il contributo considererà le versioni parziali dall’Eneide realizzate da Zanzotto (Aen. III 1-72; VI 637-702) e Pasolini (Aen. I 1-301). La ricerca indagherà come le differenti scelte traduttive compiute dai due poeti comportino ricadute sullo stile e la lingua del poema virgiliano. Dall’analisi della traduzione di Zanzotto emergerà una profonda aderenza del traduttore alle strutture epiche del modello, ricercata all’interno di una generale tendenza ad anticare il testo di partenza. Differentemente, dalla valutazione della resa pasoliniana si evincerà un’Eneide restituita dal traduttore in forme prosastiche e in toni civili.