Knowledge Design: A Much Needed Discipline

Autori

  • Alessandro Carrera

DOI:

https://doi.org/10.13130/2239-5474/6781

Parole chiave:

David Bowie, Roberto Casati, Bill Gates, digitale, Steve Jobs, Marshall McLuhan, Platone, stampa, retorica, Jacques Rancière, Slavoj Žižek

Abstract

Nell’età della stampa, la disposizione e la densità delle parole sulla pagina trasmettevano istruzioni specifiche su come il testo doveva essere letto. Nell’attuale proliferazione di supporti elettronici, un certo “design della conoscenza” è necessario affinché il trasferimento delle informazioni sia un effettivo trasferimento di conoscenze. Questo saggio affronta la coabitazione della stampa e del digitale in riferimento al recente dibattito sulla digitalizzazione dell’apprendimento e del cosiddetto “colonialismo digitale”. Vengono discussi anche la bidimensionlità dei tablet e dei lettori elettronici rispetto alla tridimensionalità dei libri, nonché le reazioni di alcuni intellettuali alla lettura e apprendimento digitali. Nell’epoca dell’iper- (e dis-) informazione, agli insegnanti viene assegnato il ruolo di “disc-jokey della cultura”. Si rende perciò necessaria una rivalutazione della retorica antica nella sua classica suddivisione tripartita: inventio (creazione di conoscenza), dispositio (design della conoscenza) ed elocutio (gestione della conoscenza).

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Pubblicato

2016-02-08