Nel laboratorio di traduzioni classiche di Cesare Pavese. La "lingua terribile" del Filottete: edizione critica e commento
DOI:
https://doi.org/10.54103/2499-6637/23336Parole chiave:
Cesare Pavese, traduzioni, filologia d'autore, Filottete, manoscrittiAbstract
Nell’affrontare la storia del rapporto di Cesare Pavese con la lingua e la cultura greca, il contributo si concentra sulle traduzioni private svolte durante il confino a Brancaleone calabro (1835-1836). Questo periodo segna un punto di svolta nell’apprendimento del greco, che influenzerà anche la sua successiva produzione creativa. Le particolarissime scelte di traduzione che l’autore compie sono analizzate nel contributo a partire dalla traduzione del Filottete sofocleo (vv. 1-169), di cui si fornisce l’edizione critica e il commento.
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