Proposte

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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, Pages.
  • Dove possibile, sono stati fornite le URL dei riferimenti
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.
  • Se si sta facendo la submission a una sezione peer-reviewed della rivista, seguire le istruzioni su Come assicurare una revisione cieca.

Linee guida per gli autori

Ogni numero di «Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria» non si presenta già chiuso e definito con un indice a priori, ma sfrutta le potenzialità offerte dalla piattaforma Open Access dell’Università degli Studi di Milano, pubblicando i contributi via via che giungono alla redazione (dopo essere sottoposti a una prima lettura interna e poi a un processo di valutazione esterno a doppio cieco). Verso la fine di ogni anno solare il numero sarà chiuso con indice e numerazione di pagina definitivi; fino a quel momento la pubblicazione è citabile tramite la URL e il DOI.

 

Il testo che si intende proporre  deve essere inviato via mail, in formato word (o equivalente), al Direttore della Rivista Prof. Alberto Cadioli (alberto.cadioli@unimi.it) e al Responsabile Editoriale Dott.ssa Virna Brigatti (virna.brigatti@unimi.it) oppure dovrà essere caricato attraveso la procedura di submission presente nell’apposita pagina della rivista on line:  https://riviste.unimi.it/index.php/PEML/about/submissions

 

 

Profilo biografico e Recapiti

L’autore dovrà far pervenire alla redazione il proprio ORCID ID, qualora ne fosse in possesso, una breve (max 250 caratteri) biografia accademica o comunque indicazioni dei propri interessi di ricerca e di eventuali pubblicazioni; è poi possibile indicare un link istituzionale in cui si trovano i propri dati accademici o curriculari; eventualmente è possibile mandare anche il link alla propria pagina Academia.edu o equivalente spazio on line.

 

Abstract, Bibliografia e Keywords

Ogni articolo dovrà essere accompagnato da un breve abstract (max 550 caratteri), dalla bibliografia completa e da un elenco di keywords che saranno utilizzate per la pubblicazione on line in Open Access, per facilitare la ricerca tra i contenuti della rivista e l’indicizzazione sui motori di ricerca.

Abstract, keywords e anche il titolo del contributo dovranno essere forniti in italiano e in inglese.


Revisione

L’articolo verrà quindi inviato a uno o due revisori scientifici anonimi. A questo scopo, è necessario che il file e il testo del saggio NON contengano indicazioni che consentano l’identificazione dell’autore. L’esito della revisione scientifica verrà comunicato all’autore, con eventuali richieste di adeguamento.

 

Consegna file definitivo e successivi giri di bozze

Una volta che l’autore avrà sistemato il testo del contributo secondo le indicazioni del revisore e lo avrà uniformato alle norme redazionali della rivista, il testo dovrà essere consegnato, nella sua forma definitiva, al Responsabile editoriale, dott.ssa Virna Brigatti, in formato *.doc (Word per Windows o per Mac). Non sono ammessi file in *.dot o *.pages.

Una volta che il testo sarà stato portato in bozze, queste saranno inviate via mail da parte del Responsabile editoriale all’autore.

Le bozze devono essere restituite, corrette, sempre al Responsabile e sempre in forma elettronica (scansione in pdf del cartaceo su cui l’autore ha inserito a mano – in modo chiaro e leggibile – le correzioni, oppure inserendo le correzioni sullo stesso pdf, utilizzando la funzione “inserisci note”). Sulle bozze le correzioni devono essere puntuali e limitate ai soli refusi oppure a minime sistemazioni del testo. Non sono ammesse riscritture o rifacimenti di paragrafi.

Normalmente il giro di bozze è unico, solo in casi particolari ci potranno essere più giri di bozze.

 

 

Caricamento contributi on line e stampa di alcune sezioni nella collana «I Quaderni di Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria»

I contributi sono pubblicati on line, ognuno in base al momento della consegna alla redazione e non appena sarà approvato dai revisori incaricati della sua valutazione, ciò per garantire quel confronto e quel dibattito di cui sono stati chiariti i termini nell’editoriale del primo numero 1(2016): la rivista on line si presenta dunque per un primo periodo come “aperta” e “in fieri e in questa prima fase i contributi avranno una paginazione provvisoria (che parte cioè sempre da 1 per ogni contributo inserito).

Ciò nonostante, poiché al momento della messa on line, ogni contributo viene identificato con un DOI univoco, ai contributi stessi è immediatamente attribuito il valore di pubblicazione su rivista accademica riconosciuta nell’ambito della valutazioni dell’ANVUR (con codice ISSN 2499-6637). Il file in sé ha però un provvisorio valore di preprint e non è valido per le citazioni puntuali sul numero di pagina.

Quando il numero sarà chiuso, ogni file verrà aggiornato con la numerazione di pagina definitiva, secondo la progressione dell’indice.

Le sezioni “Seminario”, “Intorno al seminario”, “Saggi e accertamenti testuali” e “Convegni aperti” saranno poi stampati in volume, nella collana «I Quaderni di Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria», presso l’editore Ledizioni (http://www.ledizioni.it/) con relativo codice ISBN.

 

 

Full text e estratti

Si segnala inoltre che è possibile scaricare dalla pagina on line di PEML il full text in pdf del proprio contributo: il file provvisorio varrà come pre-print; il file definitivo sarà valido a tutti gli effetti come estratto.

 

Avvertenza sull’utilizzo del full text scaricabile

NON caricare il full text definitivo su Academia.edu (o analogo spazio on line), ma creare attraverso quella pagina (meglio indicizzata sui motori di ricerca) un rimando alla nostra rivista Open Acces, questo per una ragione "tecnica" molto semplice: l'Università degli Studi di Milano ha bisogno dei dati di download dalle varie riviste d'ateneo per potere misurarne l'attività e il cosiddetto impact factor, dunque è opportuno che gli autori non creino una "concorrenza" con il portale d'ateneo di PEML.

 

 

 

Gli autori dei contributi sono invitati ad attenersi alle norme redazionali che seguono. 

La redazione si occuperà di tutto ciò che non è specificato in questo documento.

 

  1. Composizione del testo

 

Il testo dovrà essere scritto in carattere times new roman, corpo 12, tondo, interlinea singola. Ogni capoverso dovrà iniziare con un rientro di 0,5 cm e dovrà essere giustificato. Farà eccezione il primo capoverso di ogni paragrafo, che inizierà a filo (come il presente). Anche dopo le citazioni a blocchetto, il nuovo capoverso del testo dovrà iniziare a filo.

Le citazioni di lunghezza inferiore alle 50 parole saranno incluse nel corpo del testo e racchiuse tra virgolette basse doppie. Le citazioni di lunghezza superiore saranno posizionate a blocchetto: precedute e seguite da una riga bianca, in corpo 11 e rientrate di 0,5 cm a sinistra e a destra, senza rientro nel primo capoverso, ma con rientro nei capoversi successivi (sempre di 0,5 cm). A proprio giudizio, gli autori potranno decidere se inserire una citazione a blocchetto o nel corpo del testo anche a prescindere dal criterio delle 50 parole.

Si usino le virgolette basse doppie a sergente, oltre che per le citazioni, per i titoli di periodici.

Si usino le virgolette alte doppie per le citazioni incluse entro altre citazioni che siano già racchiuse tra virgolette basse doppie.

Si usino gli apici semplici per segnalare che un’espressione è usata impropriamente, ‘per così dire’.

Si usi il corsivo per i titoli delle opere; per le parole straniere che non siano entrate nell’uso italiano; per le menzioni (esempio: «La parola ossibuchivori è difficilmente traducibile in inglese»); per introdurre termini tecnici (esempio: «Parlerò di articolazione per caratterizzare i sistemi simbolici notazionali»); per dare il significato di un’espressione (esempio: «La parola pravda significa verità»); e per dare enfasi.

Non si usino mai il grassetto, il sottolineato e il maiuscoletto, salvo ragioni ecdotiche specifiche, legate soprattutto agli apparati di edizioni critiche di testi.

Si usi il maiuscolo per i numeri romani indicanti secoli, numero di volume o fascicolo; si usi il maiuscoletto per i numeri di pagina in numero romano.

Le note saranno nel piè di pagina, con numerazione progressiva. Nel corpo del testo, il numero di richiamo alla nota, in esponente, sarà collocato dopo gli eventuali segni di punteggiatura (come questo che segue, a titolo di esemplificazione).1 Il testo delle note sarà in times new roman, corpo 10, giustificato.

Le immagini dovranno avere una risoluzione minima di 300 dpi e dimensioni massime di 14,5 cm per 21,5 cm. Dovranno essere collocate nella posizione del testo in cui l’autore desidera che figurino e dovranno essere corredate delle necessarie didascalie.

 

I nomi delle istituzioni (Università, Centri archivistici, Fondazioni, ecc.) vanno maiuscoli, senza virgolette, salvo che queste appartengano alla denominazione esplicita dell’ente

 

I nomi delle collane editoriali vanno scritti senza virgolette: es. Oscar Mondadori, La biblioteca romantica, I gettoni Einaudi, ecc. In bibliografia si indicherà così:

Italo Calvino, Saggi 1945-1985, a cura di Mario Barenghi, Milano, Mondadori (I Meridiani), 1995, 2 voll.

 

 

Di seguito la lista delle abbreviazioni usate:


 a. = annata

a.a. = anno accademico

a.C. = avanti Cristo

anast. = anastatico

app. = appendice

art., artt. = articolo, -i

autogr. = autografo, -i

cap., capp. = capitolo, -i

cfr. = confronta

cit., citt. = citato, -i

cod., codd. = codice, -i col.,

coll. = colonna, -e

d.C. = dopo Cristo

ed., edd. = edizione, -i

f., ff. = foglio, -i

f.t. = fuori testo

facs. = facsimile

fig., figg. = figura, -e

lett. = lettera, -e

misc. = miscellanea

ms., mss. = manoscritto, -i

n., nn. = numero, -i

n.d.a. = nota dell’autore

n.d.c. = nota del curatore

n.d.e. = nota dell’editore

n.d.r. = nota del redattore

n.d.t. = nota del traduttore

n.s. = nuova serie

op., opp. = opera, -e

p., pp. = pagina, -e

par., parr., §, §§ = paragrafo, -i

r = recto (per la numerazione delle carte dei  manoscritti)

s., ss. = seguente, -i

sec., secc. = secolo, -i

supra = sopra

t., tt. = tomo, -i

tab., tabb. = tabella, -e

tav., tavv. = tavola, -e

trad. = traduzione

v = verso (per la numerazione delle carte dei manoscritti)

v., vv. = verso, -i

vol., voll. = volume, -i


 

  1. Riferimenti bibliografici e bibliografia finale

 

Di seguito si forniscono alcune indicazioni per i riferimenti bibliografici e per la bibliografia posta a fine articolo. Per i casi che non siano coperti da queste indicazioni, gli autori sono invitati a seguire un proprio criterio coerente lungo il testo. La redazione si occuperà poi di dare uniformità.

I riferimenti bibliografici dovranno essere riportati interamente nelle note a piè di pagina solo alla prima citazione del riferimento, con indicazione del numero della pagina da cui eventualmente si sta riportando una citazione.1 Qualora si faccia riferimento alla stessa opera e alla stessa pagina in note consecutive, si usi ibidem.2 Qualora si faccia riferimento alla stessa opera, ma a pagine diverse, in note consecutive, si usi ivi (in tondo) seguito da virgola e numero di pagina.3 Qualora si faccia riferimento a un’opera di un autore che si è già citata, la si citi in forma abbreviata con cognome autore e titolo (a sua volta eventualmente abbreviato se non si pongono problemi di ambiguità), seguiti da cit.4

 

es.

1 Pier Vincenzo Mengaldo, La lingua del Boiardo lirico, Firenze, Olschki, 1963, p. 136.

2  Ibidem.

3 Ivi, p. 138.

4 Mengaldo, La lingua del Boiardo lirico, cit., p. 67.

 

Nelle note, quando si citano di seguito più opere o più edizioni di opere di uno stesso autore, non usare mai Id. o Ead. ma ripetere ogni volta il nome dell’autore (nome cognome se sono primi riferimenti, solo cognome se già cit.). Allo stesso modo, non usare Id. o Ead. quando si cita un contributo di un autore che si trova all’interno di un volume dello stesso autore.

 

es.

Lorenzo Da Ponte, Memorie. Libretti mozartiani, introduzione di Giuseppe Armani, Milano, Garzanti, 1976; Lorenzo Da Ponte, Memorie. Abate, libertino, letterato: una vita a caccia di donne, soldi e musica, commento di Armando Torno, introduzione e note di Max Bruschi, Milano, Claudio Gallone Editore, 1998, 2 voll.  

 

Maria Corti, Testi o macrotesto? I racconti di Marcovaldo, in Il viaggio testuale. Le ideologie e le strutture semiotiche, Torino, Einaudi, 1978, pp. 185-200; la citazione a p. 185  

 

Nel caso di un contributo che sia all’interno di un volume più ampio o miscellaneo, alla prima citazione indicare i numeri di pagina di inizio e fine del contributo stesso e poi la pagina della citazione a testo, qualora ci sia (si veda sopra la parte evidenziata in giallo).

 

Nel caso di un’opera in più volumi seguire il seguente schema:

 

  • Prima citazione:

Autore, Titolo del libro [eventualmente, anno dell’edizione originale], eventuale curatore o traduttore, edizione (se ci sono state più edizioni e se si cita la seconda edizione o un’edizione successiva), luogo di edizione, editore, collana fra parentesi e senza virgolette (se si ritiene necessario indicarla) anno di edizione, numero dei volumi in numero arabo se l’opera comprende più volumi (es. 2 voll.), volume usato in numero romano (es. vol. II), numero di pagina della citazione.

  • Ulteriori citazioni:

Autore, Titolo del libro, cit., volume usato in numero romano (vol. II), numero di pagina della citazione.

 

Italo Calvino, Saggi 1945-1985, a cura di Mario Barenghi, Milano, Mondadori (I Meridiani), 1995, 2 voll., vol. II, p. 835.

Calvino, Saggi, cit., vol. II, p. 742.

 

 

Inoltre, alla fine del contributo, occorre fornire la bibliografia completa, con i nomi degli autori in ordine alfabetico e, per più opere di uno stesso autore, in ordine di anno.

Nella bibliografia finale, nel caso di più opere di uno stesso autore non usare Id. o Ead., ma indicare il nome dell’autore la prima volta e poi far seguire, con rientro (TAB), i successivi titoli; così:

 

Calvino Italo, Le Cosmicomiche, Torino, Einaudi, Supercoralli, 1965.

       Ti con zero, Torino, Einaudi, Supercoralli, 1967.

       La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche, Milano, Il Club degli Editori, 1968.

       Ti con zero, Torino, Einaudi, Nuovi Coralli, 1977.

Le cosmicomiche, Torino, Einaudi, Nuovi Coralli, 1978.

 

 

I volumi miscellanei (i vecchi aa.vv.) vanno messi all’inizio della bibliografia, senza inversione della posizione degli eventuali curatori (mantenere cioè la distribuzione delle informazioni come si presenta nel frontespizio), in ordine alfabetico di titolo; così:

 

Editori Italiani dell’Ottocento. Repertorio, a cura di Ada Gigli Marchetti, Mario Infelise, Luigi Mascilli Migliorini, Maria Iolanda Palazzolo, Gabriele Turi, in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano, Franco Angeli, II, 2004.

Italo Calvino. Enciclopedia: arte, scienza e letteratura, «Riga», 9, a cura di Marco Belpoliti, Milano, Marcos y Marcos, 1995.

 

Si veda anche oltre --> Libro per il quale convenga indicare il curatore invece che l’autore o gli autori

                                   --> Atti di convegno

 

Il riferimento segue questo schema:

Autore, Titolo del libro [eventualmente, anno dell’edizione originale], eventuale curatore o traduttore, edizione (se ci sono state più edizioni e se si cita la seconda edizione o un’edizione successiva), luogo di edizione, editore, collana fra parentesi e senza virgolette (se si ritiene necessario indicarla), anno di edizione, numero dei volumi in numero arabo se l’opera comprende più volumi (es. 2 voll.).

NON abbreviare a cura di, traduzione di, ecc.

 

Libro di autore singolo:

Luigi Blasucci, Gli oggetti di Montale, Bologna, il Mulino, 2002.

Nelson Goodman, I linguaggi dell’arte [1968], traduzione e cura di Franco Brioschi, Milano, Il Saggiatore, 1976.

Erich Auerbach, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, traduzione di Alberto Romagnoli e Hans Hinterhauser, 11a ed., Torino, Einaudi, 1984,

 

Libro di due o tre autori:

William Wordsworth, Samuel Taylor Coleridge, Lyrical Ballads, Oxford, Woodstock Books, 1990.

 

Libro di quattro o più autori:

Ingo Plag et al., Introduction to English Linguistics, Berlin, Mouton, 2007.

 

Libro che non abbia un autore o del quale non si conosca l’autore (lo si mette all’inizio della bibliografia):

MLA Handbook for Writers of Research Papers, 7a ed., New York, MLA, 2009.

 

Libro per il quale convenga indicare il curatore invece che l’autore o gli autori (se per esempio si tratta di opera collettanea, o qualora non vi siano o non si conoscano gli autori):

Manuale di letteratura italiana. Storia per generi e problemi, a cura di Franco Brioschi e Costanzo di Girolamo, 4 voll., Torino, Bollati Boringhieri, 1993-96.

 

Libro che per autore abbia un’istituzione o un’organizzazione:

National Research Council, Beyond Six Billion: Forecasting the World’s Population, Washington, Natl. Acad., 2000.

 

 

        Saggi o contributi contenuti in libri

 

Il riferimento segue questo schema:

Autore del contributo, Titolo del contributo, autore del libro (se diverso dall’autore del contributo), Titolo del libro, curatore, traduttore, edizione (se ci sono state più edizioni e se si cita la seconda edizione o un’edizione successiva), luogo di edizione, editore, collana fra parentesi e senza virgolette (se si ritiene necessario indicarla), anno di edizione, numero volumi (in numero arabo), volume usato (in numero romano), pagine del contributo.

 

Contributo contenuto in libro dello stesso autore:

Roland Barthes, Dall’opera al testo, in Il brusio della lingua, traduzione di Bruno Bellotto, Torino, Einaudi, 1988, pp. 57-64.

 

Contributo contenuto in opera collettanea:

Laura Neri, Il ri-uso: condizione del discorso retorico, in Sul ri-uso. Pratiche del testo e teoria della letteratura, a cura di Edoardo Esposito, Milano, FrancoAngeli, 2007, pp. 11-24.

 

Prefazione, introduzione o postfazione a un’opera:

Oreste Macrí, Introduzione a Luigi Fallacara, Poesie (1914-1963), a cura di Oreste Macrí, Ravenna, Longo, 1986, pp. iii-xv.

 

 

Articoli pubblicati su periodici a stampa

 

Il riferimento segue questo schema:

Autore, Titolo dell’articolo, «Titolo del periodico», volume (v.) o fascicolo (f.) o numero (n.) p annata (a.), data di pubblicazione o anno, pagine.

 

Articolo pubblicato su un periodico accademico a stampa:

Luigi Blasucci, Percorso di un tema montaliano: il tempo, «Italianistica», n. 2-3, 2002, pp. 35-49.

 

Articolo pubblicato su un quotidiano:

Jean-Louis Perrier, La vie artistique de Budapest perturbée par la loi du marché, «Le Monde», 26 febbraio 1997, p. 28.

 

Recensione:

Giuseppe Bonura, recensione di Il cerchio imperfetto. Lettere 1946-1954, di Umberto Saba e Vittorio Sereni, a cura di Cecilia Gibellini, «Allegoria», n. 62, luglio-dicembre 2010, p. 173.

 

 

Articoli pubblicati su periodici on-line

 

Il riferimento segue questo schema:

Autore, Titolo dell’articolo, «Titolo del periodico», volume (v.) o fascicolo (f.) o numero (n.) p annata (a.), data di pubblicazione o anno, pagine., l’url completo della pubblicazione o il doi.

 

Articolo pubblicato su un periodico accademico on-line:

Caroline Patey, Scritto nel vento. Aspetti della questione retorica in Ulysses, «Enthymema», n. 2, 2010, pp. 2-12, http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/ar- ticle/view/786/997

 

Articolo pubblicato su un quotidiano on-line:

Giovanni Marino, Wallace, l’isola e il tennis, «La Repubblica», 31 ottobre 2011, http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/10/31/news/wallace_l_isola_e_il_tennis- 24185701/

 

Articolo pubblicato su un mensile on-line:

Joshua Green, The Rove Presidency, «The Atlantic.com», settembre 2007, http://www.theatlantic.com/magazine/archive/2007/09/the-rove-presidency/306132/

 

 

Atti di convegno

 

Il riferimento segue questo schema:

Titolo del libro, Atti del convegno + nome (se ha un nome il convegno stesso, al di là del titolo, es. Convegno ADI) + luogo del convegno (a meno che non sia già indicato nel titolo) + data del convegno (a meno che non sia già indicata nel titolo), curatore, luogo di edizione, editore, anno di pubblicazione, numero volumi (in numero arabo), volume usato (in numero romano).

 

Interpretazioni e letture del Giorno, Atti del Convegno di Gargnano del Garda, 2-4 ottobre 1997, a cura di Gennaro Barbarisi ed Edoardo Esposito, Bologna, Cisalpino, 1998.

 

 

 

Altre opere o fonti

 

Voce di enciclopedia, firmata:

Ansgar Jödicke, «Alchemy», in Religion Past and Present: Encyclopedia of Theology andd Religion, a cura di Hans Dieter Betz, 3 voll., vol. I, Leiden, Brill, 2007.

 

Voce di dizionario o di enciclopedia, non firmata:

«Japan», in The Encyclopedia Americana, ed. 2004.

 

Intervista:

Larry McCaffery, A Conversation with David Foster Wallace, «Review of Contemporary Fiction», n. 13, Summer 1993, pp. 127-50, www.dalkeyarchive.com/book/?fa= customcontent&GCOI=15647100621780&extrasfile=A09F8296-B0D0-B086-B6A350F4F59FD1F7.html

 

Manoscritto o dattiloscritto:

Geoffrey Chaucer, The Canterbury Tales, 1400-1410, MS Harley 7334, British Library, London.

Saggi e accertamenti testuali

La sezione accoglie contributi che approfondiscono questioni di tipo testuale, filologico, ecdotico o storico-critico, o che precisano lo stato degli studi su testi databili tra il  Settecento e il Novecento, favorendo il confronto e lo scambio metodologico.

Convegni e incontri aperti

La sezione “Convegni aperti” propone la trascrizione, rivista e completa di note bibliografiche, di interventi che si sono tenuti a convegni, seminari, giornate di studio per le quali non sono previsti atti. Si propone cioè uno spazio che possa dare una sistemazione e una collocazione facilmente reperibili a quei contenuti che, pur di grande interesse, rischiano di restare irrecuperabili per tutti coloro non hanno potuto assistere all’incontro che ha dato origine agli scritti in questione. Il criterio di pubblicazione non pone però come proprio obiettivo l’esaustività e la completezza del resoconto dei lavori di ogni occasione richiamata (rievocando altrimenti la pubblicazione degli atti), ma lascia agli autori la libertà di potere rivolgersi a questa sede per presentare alla comunità scientifica il proprio lavoro, sotto una forma di scrittura agile e quasi immediata rispetto a quanto già è stato preparato per un’esposizione orale.

Rassegne e cronache

Sotto il titolo “Rassegne e cronache” si segnalano recensioni di volumi o saggi di recente pubblicazione, che si collocano dentro le problematiche e le riflessioni delle prassi ecdotiche. Si presenteranno, inoltre, singole pubblicazioni o indici di interi numeri di rivista che, per i loro argomenti, si pongono in dialogo, per quanto un dialogo per lo più a distanza, con le «pagine» di PEML e con i loro lettori, i quali sono invitati a loro volta inviare alla redazione specifiche segnalazioni, che verranno valutate e pubblicate.

Infine in questa sezione si presenteranno delle sintesi, date come “cronache”, di lezioni e seminari, i cui contenuti entrano in diretto confronto con le tematiche poste al centro delle riflessioni della rivista.

Archivio tesi

L’archivio raccoglie titoli di tesi di laurea triennale, magistrale e di dottorato, discusse negli atenei italiani, che hanno come oggetto le questioni e le metodologie proposte dalla filologia dei testi a stampa e dalla filologia d’autore.

Notizie dagli archivi

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