Lettori di Albertano. Qualche spunto da un codice milanese del Trecento

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/11534

Parole chiave:

Albertano da Brescia, manoscritti, Milano, guelfismo, bilinguismo, donne

Abstract

Albertano da Brescia (1190 circa - 1250 circa) viene considerato oggi dalla storiografia internazionale come una delle figure chiave del medioevo. Giudice, politico, letterato, predicatore, egli fu autore di una serie di opere, tre trattati didattico- morali e cinque sermoni confraternali, che conobbero una grande diffusione, sia nell’originale latino sia tradotte in numerose lingue europee. A lui è stato attribuito il progetto pedagogico ed etico di costruzione del civis medievale, membro della società religiosa e dello stato. Attraverso un codice conservato presso la Biblioteca Trivulziana, posseduto a fine Trecento da due fratelli entrambi cittadini di Milano, si cercherà di indagare la riuscita di questo progetto, approfondendo alcuni aspetti del bacino di ricezione e dei canali di trasmissione delle sue opere. In particolare si considereranno ambienti sociali e politici, persistenza del latino, fruizione femminile.

DOI 10.17464/9788867743261

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Pubblicato

2019-04-16

Come citare

Gazzini, M. (2019) «Lettori di Albertano. Qualche spunto da un codice milanese del Trecento», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (2), pagg. 3–23. doi: 10.54103/2611-318X/11534.

Fascicolo

Sezione

Saggi

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