Materiali ‘minori’? L’Ambrosiano R 61 sup. e i suoi frammenti di reimpiego

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/11406

Parole chiave:

Milano, Cremona, Libreria agostiniana, Codici, Protocolli notarili

Abstract

Il manoscritto Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 61 sup. fa parte di un gruppo di codici provenienti dal primo nucleo della biblioteca del convento agostiniano osservante di S. Maria Incoronata in Milano e ivi difesi con assi di legno ricoperte a mezza pelle e carte di guardia anteriore e posteriore membranacei di reimpiego. Quest’ultime recano ancora parzialmente leggibili i testi di una ventina di imbreviature redatte a Cremona per Giovannibuono de Giroldis tra aprile-giugno 1260. Si tratta di lacerti rimasti sconosciuti per secoli, tra i pochi esemplari di protocolli cremonesi duecenteschi, testimoni di quella fase di sperimentazione delle scritture notarili in registro ancora in gran parte inesplorata e insieme di un periodo cruciale della storia della Chiesa e della città di Cremona.

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Pubblicato

2019-04-04

Come citare

Mangini, M. L. (2019) «Materiali ‘minori’? L’Ambrosiano R 61 sup. e i suoi frammenti di reimpiego», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (1), pagg. 173–190. doi: 10.54103/2611-318X/11406.

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