Jaufre Rudel: Longinquus amor, amor de lonh, amors loingtaignes. Dallo spazio al tempo?

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Beatrice Barbiellini Amidei
https://orcid.org/0000-0002-8456-4334

Abstract

Il saggio si sofferma sulla celebre formula amor de lonh nel vers Lanquan li jorn di Jaufre Rudel. Il meccanismo strutturale del componimento appare costruito sul mot-refrain lonh e il sintagma amor de lonh utilizzati prima con aequivocatio e poi con ripresa anaforica, rispettivamente nelle coblas I-V e VI-VII. Tale dato e rimandi testuali quali il longinquus amor di Properzio – già additato da Roncaglia e Patrizia Onesta come vero e proprio topos letterario utilizzato nella lirica di Jaufre – e gli amors loingtaignes del Lai d'Aristote farebbero ipotizzare che Lanquan li jorn utilizzi il sintagma poi cristallizzatosi e di enorme e inuguagliato successo letterario nell'accezione temporale di "amore costante, durevole, di lungo corso".

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Sezione
Saggi
Biografia autore

Beatrice Barbiellini Amidei, Università degli studi di Milano

Beatrice Barbiellini Amidei è professoressa associata di Filologia romanza all’Università degli Studi di Milano. Si è occupata di “cantari”, lirica trobadorica, letteratura d’oïl, Boccaccio, letteratura umanistica, rivolgendosi a problemi di interpretazione e filologia testuale, rapporti intertestuali. Ha pubblicato edizioni critiche (cantare della Ponzela Gaia; Libro d’Amore, volgarizzamento del De Amore di Andrea Cappellano e altri testi attribuibili a Boccaccio - Accademia della Crusca, Collana Scrittori italiani e testi antichi, 2013), monografie e saggi (ad es. su Guglielmo IX, Arnaut Daniel, Peire Cardenal, Chrétien de Troyes, Marie de France, Cariteo). Ha pubblicato cinque libri e una cinquantina di articoli in sedi nazionali e internazionali.

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