Analogie di artifex, artifex di analogie. Figure storiche e metodiche tra medioevo e modernità

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2035-7362/19488

Parole chiave:

Poiesi, Artefice, Analogia, Estetica, Storiografia

Abstract

Prendendo spunto da alcuni aspetti del dibattito contemporaneo sulla metafora, l’articolo propone un percorso attraverso varie figure di artefice per interrogarsi sulla portata filosofica, conoscitiva ed euristica dell’analogia in diverse epoche e difenderne la retoricità. Il tema dell’artefice e del suo processo creativo-produttivo compare sovente nella forma di analogia ed è oggetto di significative variazioni nel corso della storia, prima tra tutte il dislocamento del dominio e delle finalità dell’analogia dal trascendente all’immanente. Si propone un itinerario che inizia con Bonaventura da Bagnoregio, il quale condivide i principali tratti della metafisica della relazione agostiniana e monastica in cui l’analogia di proporzionalità ha un ruolo centrale non solo nel determinare la struttura dell’essere, ma anche nel progredire della conoscenza. La questione in età moderna è affrontata con brevi riferimenti ad alcune figure di artefice in età rinascimentale (Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci) e moderna (Baudelaire, Kandinskij) in cui l’interesse si sposta nell’immanenza. Si approfondisce infine il ruolo dell’analogia nei processi creativi delineati da Paul Valéry, là dove essa diviene la funzione principale del potere universale della mente. In conclusione, si presentano osservazioni dapprima teoriche, sulla dimensione filosofica, conoscitiva ed euristica dell’analogia in differenti epoche storiche; e in seguito metodiche, sull’uso dell’analogia in storia della filosofia.

 

Starting from some aspects of the contemporary debate on metaphor, the article proposes a path through various figures of artifex to question the philosophical, cognitive and heuristic aim of analogy and defend its rhetorical dimension. The theme of the artifex and his creative-productive process often appears in the form of analogy. It has undergone significant variations throughout history, most notably the displacement of the domain and purpose of analogy from the transcendent to the immanent. An itinerary is proposed that begins with the Franciscan Bonaventure of Bagnoregio, who shares the main features of the Augustinian and monastic metaphysics of relationship in which the analogy of proportionality plays a central role not only in the structure of being, but also in the progress of knowledge. The question in the modern age is addressed with brief references to some figures of the Renaissance (Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci) and modern age (Baudelaire, Kandinsky) in which the interest shifts to immanence. Finally, the role of analogy in the creative processes outlined by Paul Valéry is explored, where it becomes the main function of the universal power of the mind. Concluding remarks are proposed, firstly theoretical, on the philosophical, cognitive and heuristic dimension of analogy in different historical periods; and then methodical on the use of analogy in the history of philosophy.

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Pubblicato

2023-06-01

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