Foscolo e la traduzione del "Viaggio sentimentale" di Sterne: la redazione inedita del 1812
DOI:
https://doi.org/10.13130/2499-6637/12465Abstract
Nella primavera del 2019 Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria ha organizzato, insieme con la classe di Italianistica dell’Accademia Ambrosiana, un ciclo di seminari che portano il titolo: Stesure, redazioni, revisioni, riscritture: problemi di definizione.
Il punto di partenza di questa proposta nasce da una domanda, cui si intrecciano subito numerose altre: c’è differenza tra «stesura» e «redazione», spesso usati come sinonimi in filologia e nelle pagine critiche? Se una differenza c’è, qual è la specificità o la particolarità dell’una e dell’altra? Quali definizioni si possono quindi dare? E, muovendosi nella stessa direzione, fino a quando si può parlare di «revisione» e quando si incomincia a parlare di «riscrittura»? E come cambia un’opera cambiando i suoi indici? Tentare di rispondere alle domande sopra poste significa sia aprire una riflessione su un possibile glossario condiviso, sia fare i conti con i singoli casi che la storia della letteratura o della critica presenta continuamente agli studiosi.
Nella sezione di “Convegni aperti” di questo secondo fascicolo del numero 4(2019) di PEML si propongono dunque alcune relazioni del ciclo, che si sono tenute nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2019.
La prima di queste è quella di Giulia Ravera, Foscolo e la traduzione del "Viaggio sentimentale" di Sterne: la redazione inedita del 1812.
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Riferimenti bibliografici
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