Dal web al volume: il caso Carbé
DOI:
https://doi.org/10.13130/2499-6637/13164Abstract
A partire dal nuovo millennio, il web ha agevolato l’allestimento e l’utilizzo di spazi di pubblicazione alternativi a quelli predisposti dalla tradizione otto-novecentesca, ingenerando nuove pratiche di scrittura, di lettura e di interazione. Questo fenomeno è stato monitorato con attenzione dagli editori che hanno selezionato utenti/scrittori dotati di un potenziale commerciale ma anche individuato in rete scritture letterariamente connotate.
Accade così che attraverso l’edizione in volume leggiamo testi nati in uno spazio mediale (del web) molto diverso da quello cui sono approdati, ingenerando una serie di cambiamenti (testuali, strutturali, semantici) di cui siamo scarsamente consapevoli sia come critici sia come lettori. L’articolo pone dunque l’attenzione su una serie di questioni teoriche connesse alla migrazione di testi dal web al volume, e propone infine il caso di Emmanuela Carbé (autrice di un blog poi confluito nel volume Mio salmone domestico, edito da Laterza nel 2013), analizzato come esempio rappresentativo (ma non certamente esaustivo) del dibattito qui sollecitato.
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