Un’edizione milanese della traduzione in latino dei 'Sepolcri' di Ippolito Pindemonte
DOI:
https://doi.org/10.54103/2499-6637/19271Parole chiave:
Camillo Ugoni, Felice Bellotti, Federico Borgno, Biblioteca Ambrosiana, Milano, Sepolcri, EpistolarioAbstract
Presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana si conserva l’epistolario del letterato milanese Felice Bellotti (1786-1858), all’interno del quale si trova attestazione di un progetto editoriale attuato insieme a Camillo Ugoni per la pubblicazione della princeps, postuma, di una traduzione latina in esametri dei Sepolcri di Ippolito Pindemonte, realizzata da Gerolamo Federico Borgno negli anni Dieci dell’Ottocento ed edita da Resnati nel 1843. L’indagine presentata in questo scritto ha alla base una riflessione sulla possibilità di considerare realmente autoriale la traduzione stampata, alla luce del fatto che in tipografia non giunse l’autografo originale, bensì una trascrizione contenente numerose modifiche introdotte da Bellotti e Ugoni, i quali, tuttavia, pubblicarono il testo con il solo nome di Federico Borgno. I due curatori dell’edizione portarono in primo piano la propria lettura del testo, diversa a seconda della sensibilità testuale di ciascuno. Sono quindi formulate alcune considerazioni riguardanti la traduzione, e in particolare il difficile equilibrio fra la necessaria – ma non sempre rispettata – fedeltà al testo originale e le esigenze stilistiche e prosodiche, trattandosi di una versione poetica.
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