I rapporti tra i ‘ceti dominanti’ e le città padane (metà XI ‐ metà XII secolo). Sintesi di un percorso e primi appunti per una nuova ricerca

Autori

DOI:

https://doi.org/10.54103/2611-318X/12577

Parole chiave:

Lombardia, secolo XII, aristocrazia territoriale, dominio rurale, città

Abstract

Gli anni a cavallo tra i secoli XI e XII videro la fine della struttura pubblica erede dell’Impero carolingio e l’affermazione di nuovi assetti di potere di stampo territoriale. Nel perenne confronto tra le iniziative delle comunità urbane e delle aristocrazie rurali, si analizzerà il caso lombardo considerato quello dai caratteri più cittadini all’interno del Regnum Italiae. Il focus su quattro casi di studio mostrerà come le relazioni tra le città e i «principi territoriali» fossero più complesse di un semplice dominio urbano. ancora alla metà del XII secolo alcune stirpi funzionariali furono capaci di contendere vasti territori alle compagini cittadine, anche grazie al perenne supporto di Milano che favorì l’azione dei ‘ceti dominanti’ per contrastare le iniziative delle città rivali (Novara, Pavia, cremona e Bergamo).

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Pubblicato

2019-12-18

Come citare

Bernardinello, S. (2019) «I rapporti tra i ‘ceti dominanti’ e le città padane (metà XI ‐ metà XII secolo). Sintesi di un percorso e primi appunti per una nuova ricerca», Studi di storia medioevale e di diplomatica - Nuova Serie, (3), pagg. 5–42. doi: 10.54103/2611-318X/12577.

Fascicolo

Sezione

Saggi