«Profonder tutto in linde stampe il mio». Note sulla prassi editoriale di Alfieri
DOI:
https://doi.org/10.54103/2499-6637/19087Parole chiave:
Vittorio Alfieri, Storia del libro, Bibliografia testuale, Filologia d’autore, prassi editorialeAbstract
Il contributo riflette sulle modalità concrete attraverso cui Vittorio Alfieri curò l’allestimento tipografico delle proprie opere. Ripercorrendo le diverse tappe editoriali della sua carriera letteraria, dalla prima stampa senese delle tragedie fino a quella definitiva presso Didot, passando per l’edizione clandestina delle opere politiche a Kehl, vengono analizzate le caratteristiche principali dell’attività svolta da Alfieri prima, dopo e durante l’impressione dei volumi, tentando di mettere in rilievo il risvolto teorico e le implicazioni poetiche sottese alla sua peculiare prassi tipografica.
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