Ultimo numero
Nella sua espressione più canonica all’epica corrisponde un immaginario maschile: armi e battaglie, eroi di esibita virilità, viaggi per mare, fondazioni di città...
Il numero monografico V, 2 di "AOQU" parte da questa prima (e ovviamente superficiale) idea per interrogarsi sulle implicazioni di genere connesse con la forma epica. In particolare, l’interesse va al pubblico delle varie declinazioni dei miti e delle forme epiche, sia in quanto destinatario presupposto al momento della formulazione del racconto, sia come soggetto ricostruibile storicamente. C’è nell’epica una comunicazione orientata intenzionalmente verso le donne, con finalità pragmatica? È possibile rintracciare un pubblico non maschile della produzione epica?
L’obiettivo è, insomma, contribuire a definire un quadro della ricezione del genere epico nella prospettiva di gender. Secondo lo spirito della rivista, anche questa volta la questione verrà affrontata in contesti spaziali, cronologici e mediali diversi, e con attenzione alla riflessione teorica e comparatistica.