Bevendo un tè con Florence

Autori

  • Giancarlo Celeri Bellotti Infermiere, ASST Santi Paolo e Carlo

DOI:

https://doi.org/10.54103/dn/20751

Parole chiave:

Riflessioni, Pensione, Florence, Nightingale, Infermieristica, Infermieri

Abstract

INTRODUZIONE:
Giancarlo Celeri Bellotti è infermiere dal 1982. Nei primi anni della sua carriera ha prestato servizio presso le Unità Operative di Cardiologia, UTIC e Medicina Interna. In seguito, si è specializzato nell’assistenza infermieristica nel comparto operatorio, dove ha maturato un’esperienza di c.ca 13 anni. Dal 1999 si è occupato di formazione infermieristica presso la sezione “San Paolo” del corso di Laurea in Infermieristica. Appassionato di storia dell’assistenza infermieristica, negli anni ha tenuto numerose attività sul tema fra cui si annoverano numerosi corsi, posters, l’organizzazione di numerosi convegni e pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. E’ stato fondatore e presidente dal 2003 al 2016 della Società Italiana di Storia dell’Assistenza Infermieristica (So.ISAI). E’ ad oggi curatore della mostra-laboratorio di storia dell’assistenza infermieristica “L’Officina di Clio” presso il polo didattico di Via Ovada a Milano. Al termine della propria carriera, affida le proprie riflessioni sulla professione infermieristica ad un dialogo con Florence Nightingale, che riporta alla mente un antico aforisma di Leonardiana memoria: “tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro”.

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Pubblicato

2023-07-31 — Aggiornato il 2023-08-01

Come citare

Celeri Bellotti, G. (2023). Bevendo un tè con Florence. Dissertation Nursing, 2(2), 1–7. https://doi.org/10.54103/dn/20751

Fascicolo

Sezione

Editoriale